Il tributo della Medicina alla mitologia greca

Come detto nell’introduzione a questo blog, ci occuperemo non solo di terminologia ma anche dell’etimologia di molti termini medici perché le parole della scienza, e della medicina in particolare, sono spesso bellissime e hanno una grande storia alle spalle.

E visto che questo è il primo articolo della rubrica, partiamo da lontano… dalla mitologia, da cui derivano molti termini medici.

Per esempio, la morfina. Questo alcaloide estratto dall’oppio, usato in medicina per la sua forte azione analgesica, ma anche sedativa e ipnotica, deve il suo nome a Morfeo, il dio del sonno, la divinità che di notte prendeva la forma e la caratteristica dei sogni.

L’atlante, la prima vertebra cervicale, che sorregge il cranio, deve il suo nome all’omonimo re della Mauritania, il primo ad aver studiato la scienza dell’astronomia e a rappresentare il mondo per mezzo di una sfera. Esiodo narra che Atlante fu costretto a tenere sulle spalle l’intera volta celeste per volere di Zeus che voleva punirlo per aver partecipato con Crono alla rivolta contro gli dei dell’Olimpo.

Da Achille, altro eroe della mitologa greca, prende invece il nome il tendine omonimo, anche se – a dire il vero – il suo vero nome è tendine calcaneale, il più grosso e forte dei tendini del corpo umano. Teti, la madre di Achille, aveva ricevuto la profezia della morte del figlio e allora lo immerse nel fiume Stige le cui acque lo avrebbero reso invulnerabile. Nell’immergerlo lo tenne con la mano per il suo tendine, il che significa che l’acqua non toccò questa parte del corpo. E fu proprio qui che Achille, durante la guerra di Troia, venne colpito da una freccia avvelenata scagliata da Paride, che lo uccise. Sappiamo bene quanta vulnerabilità abbia il nostro tendine d’Achille

E il pomo d’Adamo? È il nome con cui si designa la sporgenza della cartilagine tiroidea che circonda la laringe, particolarmente visibile in alcuni individui puberi e adulti di sesso maschile. Secondo una leggenda popolare, il boccone del frutto mangiato da Adamo gli sarebbe rimasto incastrato in gola e da qui il termine. Non è mitologia greca, ma pur sempre all’origine dei tempi andiamo.

Potremmo continuare a lungo, pensate per esempio alle malattie veneree, ma per oggi fermiamoci qui.