Nelle pagine del dizionarietto che sto pubblicando sul blog ho puntualizzato in diverse occasioni il nome corretto del principio attivo di diversi farmaci. Per molti prodotti, infatti, la modalità di scrittura del principio attivo è tutt’altro che lineare. Alcuni, in particolare, si prestano a più varianti. Mi piace sempre fare il caso del metotrexato, che spesso si trova scritto come metotrexate, o metotressato, o methotrexato e tutte le possibili varianti combinate (la “o” piuttosto che la “e” come lettera finale, la “x” piuttosto che la doppia “s”, la “t” piuttosto che il “th”). Ma gli esempi che si possono fare sono davvero moltissimi.
È evidente che trattandosi di materia delicatissima occorre avere regole precise, e queste regole (piaccia o non piaccia) le detta l’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) che sul sito permette in un’apposita stringa di ricerca di individuare la corretta modalità di scrittura di ogni principio attivo. Analoga funzione e autorevolezza svolge l’Informatore farmaceutico, che si basa sui dati elaborati da www.codifa.it Questo volume, fondato nel lontano 1941 dal mitico dottor Lucio Marini, ora pubblicato da EDRA, raccoglie tutte le informazioni sui farmaci e sui prodotti salutistici ed è utilizzato e apprezzato quotidianamente da tanti professionisti della salute.
Ma torniamo alla nomenclatura dei farmaci. Il principio attivo (o nome comune o non proprietario) è solo un modo, per quanto il più comune, di fare riferimento a un farmaco. Esiste naturalmente il nome commerciale (o nome brevettato o depositato o trade name), la formula chimica, il nome chimico (regolamentato dalla IUPAC [International Union for Pure and Applied Chemistry]) e spesso altri nomi, sinonimi o sigle.
Un esempio? L’acido acetilsalicilico, che è il principio attivo, conosciuto anche come ASA (nome alternativo), la cui formula chimica (“bruta o molecolare”) è C9H8O4, messo in commercio in moltissime formulazioni (Aspirina®, Aspirinetta®, Aspro®, Flectadol®, Vivin®…) e classificato come analgesico per quanto riguarda la categoria farmacoterapeutica (ma anche con proprietà antinfiammatorie, antipiretiche e antiaggreganti). Per indicare questa c’è una apposita combinazione di lettere e numeri che per l’acido acetilsalicilico è N02BA01, che è poi la sua classificazione Anatomica Terapeutica Chimica o ATC. Vediamo di cosa si tratta.
Il sistema di classificazione anatomico, terapeutico e chimico viene usato per la classificazione sistematica dei farmaci, è controllato dall’Organizzazione Mondiale della Sanità, ed è un sistema di classificazione alfa-numerico costituito da cinque livelli gerarchici.
Il primo livello contraddistingue il gruppo anatomico principale, contraddistinto da una lettera dell’alfabeto (14 in tutto):
A: apparato gastrointestinale e metabolismo
B: sangue e organi emopoietici
C: apparato cardiovascolare
D: apparato tegumentario e pelle
G. apparato genito-urinario e ormoni sessuali
H: sistema endocrino (esclusi ormoni sessuali di cui sopra) e insulina
J: agenti antinfettivi per uso sistemico
L: antineoplastici e immunomodulatori
M: sistema muscolare, sistema scheletrico e articolazioni
N: sistema nervoso
P: prodotti antiparassitari, insetticidi e repellenti
R: apparato respiratorio
S: organi di senso
V: vari
Il secondo livello contraddistingue il gruppo terapeutico principale, contraddistinto da un numero di due cifre.
Il terzo livello contraddistingue il sottogruppo terapeutico farmacologico, contraddistinto da una lettera dell’alfabeto.
Il quarto livello contraddistingue il sottogruppo chimico/terapeutico farmacologico, contraddistinto da una lettera dell’alfabeto.
Il quinto livello contraddistingue il sottogruppo chimico, contraddistinto da un numero di due cifre, specifico per ogni singola sostanza chimica.
Per cui, tornando all’acido acetilsalicilico N02BA01, la N sta per “Sistema nervoso” (gruppo anatomico principale), 02 per “Analgesici” (gruppo terapeutico principale), B per “Altri analgesici e antipiretici” (sottogruppo terapeutico farmacologico), A per “Acido salicilico e derivati” (sottogruppo chimico/terapeutico farmacologico) e 01 per “Acido acetilsalicilico”.
Un altro esempio? Il diazepam, contraddistinto dal codice N05BA01: N per “Sistema nervoso”, 05 per “Psicolettici”, B per “Ansiolitici”, A per “Derivati benzodiazepinici” e infine 01 per “Diazepam”.
Davvero interessante e istruttivo. Per la mia mentalità da «incasellatrice” incallita, mi ha colpito per prima la classificazione del «gruppo terapeutico principale» e a seguire le altre categorie. Geniale. Grazie Tiziano per questa spiegazione così bene impostata.
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