Elenchi e parentesi

Chiudiamo questa sezione dedicata agli aspetti redazionali con alcune indicazioni su come trattare elenchi e parentesi.

Elenchi. Per gli elenchi all’interno del testo, usare lo “stile elenco”, con i classici puntini o trattini. In alternativa, le forme 1) … 2) … 3) … o a) … b) … c) … Quando un elenco, di solito introdotto dai due punti, è costituito da frasi brevi, usare per ogni frase l’iniziale minuscola e il punto e virgola alla fine della stessa; tuttavia, se la frase non contiene segni di punteggiatura ed è particolarmente breve, alla fine di ogni riga si può usare anche la virgola o addirittura nessun segno di interpunzione. Usare comunque il punto alla fine dell’ultima riga dell’elenco stesso. Se l’elenco è invece costituito da frasi lunghe, ciascuna di esse avrà l’iniziale maiuscola e il punto alla fine della stessa: né più né meno, dunque, di una frase normale, che si distinguerà solo per un rientro sul margine sinistro. Questo tipo di elenco, di solito, non viene introdotto, come abbiamo visto sopra, da una frase che finisce con i due punti, ma da una frase di senso compiuto chiusa da un punto. È preferibile che il capoverso che segue l’ultimo punto dell’elenco non sia rientrato, a maggior ragione se vi è una spaziatura.

Parentesi. Le parentesi non sono mai precedute da segni di interpunzione e i segni di punteggiatura vanno sempre dopo la chiusura delle parentesi, tranne quando la frase tra parentesi è di senso compiuto e ha l’iniziale maiuscola: in questo caso, il punto deve essere posto all’interno della parentesi di chiusura, e non all’esterno (analogamente, per eventuali punti interrogativi ed esclamativi). Dopo la parentesi di apertura non deve essere inserito alcuno spazio, così come prima della parentesi di chiusura. All’interno delle parentesi tonde, se necessitano altre espressioni tra parentesi, usare le quadre. Le parentesi quadre si usano anche per contenere indicazioni redazionali, precisazioni da parte dell’editore o del curatore del testo.

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